Comunicato stampa

Roma, 10 maggio 2023 | Questa mattina l‘AIPED Associazione Italiana Periti Estimatori Danni, insieme alle altre sigle di categoria, è stata audita presso la CONSAP per un confronto mirato a migliorare la figura del perito nell’attuale sistema normativo e di mercato.

Un incontro proficuo e positivo che ha visto la disponibilità e l’apertura di CONSAP per adoperarsi a tutela della categoria nei limiti dei loro poteri raccogliendo quelle che saranno le nostre istanze.

“Oggi si assiste ad un vero stravolgimento del concetto di perizia. L’utilizzo sempre più diffuso dei sistemi da remoto, perizie in authority, videoperizie o la AI (intelligenza artificiale) rischia di snaturare il mercato assicurativo e la liceità nell’esercizio dell’attività peritale. Inoltre, la propensione della gestione concentrata a società di gestione dei sinistri, sta evidenziando gravi scompensi tra domanda e offerta, in virtù di un diverso potere contrattuale. Il quadro di tutti i vincoli cui è sottoposto il perito è sconfortante e influenzano la sua funzione originaria”, le parole del presidente Mercurio.

È fondamentale, continua Mercurio, che la perizia sia il risultato delle attività di accertamento, di analisi e di valutazione al fine di certificare: la migliore tecnica riparativa, la qualità delle riparazioni a regola d’arte, la sicurezza per l’automobilista, la giusta quantificazione del danno”.

Tra le proposte fondamentali dell’Associazione:

✅ ottimizzare i livelli di competenza e formazione del perito.

✅ Prevedere la formulazione di un elaborato peritale che risponda a criteri univoci e condivisibili anche con gli altri attori della filiera come i riparatori e le case costruttrici.

✅ Prevedere la formulazione di un elaborato per la valutazione dei valori commerciali dei veicoli attraverso una ricerca di mercato.

È stato, infine, fissato il prossimo incontro presso CONSAP che si terrà nel mese di settembre.

L’Ufficio Stampa AIPED

3 Commenti

  1. Mille giravolte per non arrivare mai al punto del problema….. il perito (controllore)nei paesi civili non viene nominato dal controllato (compagnie) bensì da un ente non di parte ,in Germania il TUW, la controparte italiana potrebbe essere la motorizzazione civile,dove le compagnie dovrebbero obbligatoriamente nominarli senza nessun potere minatori ……ma sembra che in Italia non si voglia mai realmente risolvere i problemi ma girarci in torno….. così come per il dirottamento dei sinistri,la liquidazione forfettaria tra compagnie a scapito sempre del reale problema la sicurezza delle auto riparate a fronte del risparmio su qualsiasi fronte…..i periti sono disinformati per quello che riguarda elettronica e gestione adas e per pav,ma è normale la strumentazione ed i corsi costano e guadagnando 40 euro a perizia di sicuro non posso investire in questo senso….i programmi di gestione esistono da una vita ex tempario ania che le compagnie hanno prima accettato e poi scartato per andare al ribasso, sono solo da aggiornare per un parco auto che in 10 anni si è evoluto con l’elettronica moltissimo
    dato che la figura del mecatronico non è nata a caso e la valutazione di mercato delle auto esiste appunto il mercato che la fa ,come autscout o subito.it ,che ne danno il reale valore dato che sono gli unici sistemi che danno il reale metro di misura del mercato in tempo reale…… tenendo conto della propria regione di residenza e non come succede oggi vettura in Sicilia valutazione dal Trentino….. ripeto finché il perito non sarà libero nelle sue valutazioni ma bensì obbligato dalla dalle compagnie che li ha sotto l’ala ad usare tempi e metodi reali solo nel risparmio, non esisteranno mai valutazioni corrette ma valutazioni imposte …….

  2. SI CONDIVIDE IN PARTE.
    IL CORPO PERITALE NAZIONALE DEGLI ESPERTI NELL’ACCERTAMENTO E LA STIMA DEI DANNI DA SINISTRO STRADALE E NON SI DOVREBBE AUTOGESTIRE , IN PRIMIS DOVREBBE ELIMINARE GLI STUDI PROFESSIONALI APPALTATORI E LE INNUMEREVOLI ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA , DOVREBBE FAVORIRE LA CONCORRENZA TRA LIBERI PROFESSIONISTI DEL SETTORE ANCHE CON STUDI ASSOCIATI PARTECIPATO ,IN UGUAL MISURA,DA TUTTI I COMPONENTI. lA REALTA’ CI INSEGNA CHE LE INNUMEREVOLI ASSOCIAZIONI PRESENTI SUL TERRITORIO NAZIONALE SVAVORISCE LA LIBERA CONCORRENZA ABBASSANDO LA QUALITA’ DEI PROFESSIONISTI. E’ SOLO UN MIO PARERE.

  3. Buongiorno Signori.
    Ciò che scrivete appare incontestabile, in quanto il sistema – per apparire terzo è oggettivo – dovrebbe avere le caratteristiche da Voi descritte. Ed è quello che anche noi periti assicurativi auspichiamo da tempo.
    AIPED da tempo (non parlo per suo nome, ma da associato che constata il suo operato) si muove verso il riconoscimento del professionista libero di poter operare senza condizionamenti ed in maniera terza, applicando le proprie conoscenze e valutazioni sul campo (sia per una stima dei danni, sia per la ricerca di un valore antesinistro di un veicolo). Tuttavia – cosa da non sottovalutare – abbiamo di fronte un sistema chiamato Legge che non si può bypassare! Quello che ci auspichiamo (per cui AIPED si adopera) è quella di interloquire con le Istituzioni affinché, insieme, si riesca a riformare un sistema che appare evidente non è sostenibile.
    Sulla questione conoscenza non sono pienamente d’accordo, perché rispecchia una parte di professionisti (e come ben sappiamo, in ogni settore ci sono meriti). Anche su questo, AIPED propone corsi di aggiornamento a cui ognuno è libero di poter partecipare.
    Infine – discorso a cui tengo molto – voglio ricordare che il perito è un professionista an360º, che può operare per QUALSIASI COMMITTENTE; purtroppo, nella cultura di massa si è creata questa idea che lavori semplicemente per le Compagnie. Non dimentichiamoci che non esiste una Legge che identifichi il professionista come UOMO DELLA COMPAGNIA; basti pensare ai tanti periti che svolgono consulenze per i privati e per le Autorità Giudiziarie. Ed a mio avviso, sarebbe un bene iniziare a parlarne spesso.
    Un cordiale saluto.

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