Cari colleghi,

come ben sapete, stiamo attraversando il momento più delicato per il futuro della nostra professione. Settimanalmente riceviamo notizia di studi che cessano l’attività e progressivamente tutti noi vediamo ridursi drasticamente il numero di incarichi che ci viene affidato dalle mandanti, nonostante queste ci chiedano di effettuare sempre più ulteriori attività (principalmente amministrative) senza però predisporre adeguamenti economico-contrattuali. La nostra figura professionale viene svilita sempre più.

Cosa possiamo fare quindi per aumentare le nostre possibilità di sopravvivenza?

Sicuramente la strada migliore è quella di impegnarci a fondo nel dare un valore aggiunto al nostro operato in modo da convincere le Compagnie della nostra imprescindibilità nella gestione del sinistro, ma per fare in modo che ciò avvenga non possiamo più permettere che il carico di lavoro ci venga quotidianamente eroso da altri competitor esterni.

Infatti, come se non fosse sufficiente la concorrenza interna nelle stesse Compagnie messa in atto con i centri Authority, ultimamente la dirigenza di alcune Associazioni Peritali ha raggiunto degli accordi per gestire da remoto un grande carico di sinistri, andando così a sottrarlo a noi studi esterni. L’aspetto più tristemente ironico di tale situazione è rappresentato dal fatto che tali Associazioni hanno ottenuto tali risultati proprio in forza delle adesioni, del potere rappresentativo che noi periti gli abbiamo conferito.

Ma oggi, alla luce di simili accordi, Vi sentite veramente rappresentati da queste Associazioni?  Non ritenete invece che si tratti di accordi peggiorativi di una già drammatica situazione professionale?

È arrivato il momento di reagire. Per qualcuno l’iscrizione all’Associazione rappresentava unicamente un vantaggioso approccio alla copertura assicurativa. È giunto il momento di agire prendendo decisioni forti in rottura con il passato.

L’AIPED ci tiene a garantire che rifiuterà sempre di prendere parte a queste logiche di mercato. Il nostro impegno è rivolto unicamente alla difesa e valorizzazione della categoria.

Indipendenza, libertà sono la base delle nostre prerogative. Senza se e senza ma. È per questo che intendiamo garantire il massimo impegno nella tutela e nella crescita della categoria senza mai dimenticare la terzietà.

A.I.P.E.D.

3 Commenti

  1. Sono veramente deluso, amareggiato. Siamo stati presi letteralmente per i fondelli ed usati soprattutto da un’associazione; io ci credevo molto, ci ho dedicato tempo, soldi ed energie, ma alla fine ho constatato che piccole persone spietate , che si credono tanto sapienti ed hanno difeso le loro poltrone con metodi poco trasparenti, questi soggetti ambigui hanno fatto business sulle nostre spalle, denigrando i colleghi e facendo finta di lavorare per la categoria… Meschini.

    “Ognuno è responsabile di ciò che accade e ha il potere di decidere che cosa vuole essere. Quello che siete oggi è il risultato delle vostre decisioni e scelte passate. Quello che sarete domani sarà il risultato delle vostre azioni di oggi”
    Swami Vivekananda

  2. Sono d’accordo ma non possiamo fermare l’esodo delle perizie da remoto fin tanto che ci sarà qualcuno che le accetta . Non li biasimo con il poco lavoro che ci sta cosa posso fare .
    Non abbiamo armi . Le compagnie x stancarci ci danno incarichi anche fuori provincia x 3 soldi e per portare la pagnotta siamo costretti a non rinunciare.
    Il problema di fondo e che il settore assicurativo e ristretto. Gli enti che possono darci lavoro Sono pochi rispetto alle altre libere professioni sarà sempre così .
    Buon fine settimana

  3. Bla bla bla bla bla bla ! Da decenni le associazione “ finte “ parlate di proteggere la figura….! Non fate nulla….perché avete le mani nella torta! L’esempio eclatante è quello in cui non proponete nemmeno uno sciopero di massa dei collaboratori degli studi in quanto sono loro a tirare avanti la baracca al costo di una patatina! Del resto non comment!

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