Tanti auguri a noi! Era il 16 marzo 2019 quando, a Bologna, nasceva l’AIPED, l’Associazione italiana periti estimatori danni. Obiettivo nobile: non far soldi (siamo senza scopo di lucro), né scendere in politica (siamo apartitici), ma difendere la categoria. Chi siamo? Periti estimatori danni abilitati all’accertamento e alla stima dei danni alle cose derivanti dalla circolazione, dal furto e dall’incendio dei veicoli a motore e dei natanti. Mettendo in un angolo qualsiasi falsa modestia, svolgiamo un ruolo chiave sotto il profilo assicurativo e sociale, visto che è dai nostri “occhi” che parte l’iter per il risarcimento.

Quattro anni in cui abbiamo inteso tutelare la categoria nei suoi aspetti morali e materiali, nonché i diritti individuali e collettivi degli iscritti. Garantendo i requisiti di imparzialità e indipendenza del tecnico quando lavora. Quattro anni, di cui due critici a causa del covid, nei quali l’AIPED ha mosso i primi passi.

Sì, in questi 48 mesi abbiamo inteso proporci come il nuovo. Si pensi alle nostre battaglie contro i sistemi di rilevazione dei danni che tenderanno a sostituire il perito. Per questo siamo stati anche all’AGCM. A lottare per un equo rimborso, proponendo emendamenti al disegno legge sull’equo compenso il lavorazione al parlamento. Parlamento dove ci riproporremo per riproporre una norma sull’attività peritale distaccata dall’attuale normativa e che ci renda più dignitosi e più indipendenti.

Lo sappiamo, tutto questo comporta rischi non da poco: sono stati quattro anni vissuti… pericolosamente, in quanto il timore inconscio o consapevole è che così facendo si resti appiedati, senza lavoro, isolati.

Ma desideriamo insistere in questa direzione, anche sospinti dalla fiducia di altre associazioni che combattono contro il vecchio: basti pensare alle associazioni che hanno condiviso la Carta di Bologna. Tra i punti di quel documento si parla di terzietà della perizia. Non abbasseremo mai la testa: a schiena sempre dritta, affinché la nostra figura rimanga estranea agli interessi delle parti. Terzietà assoluta, imparzialità totale, in quanto la nostra professione va vissuta con equilibrio, distacco e indipendenza.

Abbiamo giocato a viso aperto e continueremo a farlo, durante le nostre interlocuzioni con la politica per un miglioramento di alcune norme di legge critiche, in primis la valorizzazione delle competenze, rivendicando la certificazione del danno nel rispetto degli attori del sinistro, che sia il danneggiato, che sia la compagnia o il riparatore. 

Si è vero, abbiamo aperto il “Vaso di Pandora“. Da tempo assistiamo a proclami per gli interessi ed a sostegno dei periti, ma a guardare bene i fatti non rileviamo benefici per i periti, se non il boom di grandi società peritali ed una riduzione costante degli incarichi peritali dei singoli professionisti, delle persone fisiche per intenderci, come stabilisce la legge!

Tuttavia, ci sta a cuore anche il singolo consumatore, il singolo automobilista, tanto che abbiamo aperto lo Sportello informativo per l’automobilista. Il quale può in questa maniera avere un quadro più chiaro sulla funzione di chi, come il perito, lavora nell’ambito dell’infortunistica stradale.

Sempre alla luce del Sole, l’AIPED ha sviluppato convenzioni per i soci, e intende continuare su questa strada. Abbiamo infatti tutta l’energia di una tigrotta nata da poco, quando è il caso acquattata in attesa degli sviluppi, pronta a intervenire in difesa dei nostri valori costituenti.

Soffiamo sulle quattro candeline, avendo in progetto di moltiplicarle per dieci. A qualcuno diamo fastidio? Non si libererà facilmente dell’AIPED.

Il Direttivo Aiped

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