La legge, dovrebbe garantire giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro, una remunerazione equa e soddisfacente, protezione contro la disoccupazione e tutelare l’autonomia di ogni singola categoria professionale.

Dunque, anche il perito assicurativo dovrebbe poter godere dei diritti di un libero professionista, di un lavoratore autonomo ed effettuare una libera stima dei danni, chiunque sia il committente.

La normativa attuale, invece, ha modellato una figura professionale diventata uno strumento alla mercé delle Lobbies. Appare evidente che i periti assicurativi risultano “ostaggi” delle Compagnie di Assicurazioni.

È lampante che ci sia un lento e costante tentativo di “sminuire” questa figura professionale.

I più equiparati a “fotografi” idonei alla mera documentazione dell’immagine del danno che poi verrà gestita in Authority. La realtà dovrebbe essere ben diversa.

E ancora oggi, sono gli stessi addetti ai lavori (rappresentanti e autorità) ad alterare la figura del perito e la sua funzione.

Il cambiamento deve partire da una rappresentazione chiara, trasparente, inconfondibile della professione del perito assicurativo.

Il cambiamento deve partire da noi!

L’AIPED

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