Lettera aperta

In occasione della Festa del Lavoro, in qualità di Presidente dell’AIPED – Associazione Italiana Periti Estimatori Danni – sento il dovere di dare voce a una categoria professionale sempre più silenziata: quella dei periti assicurativi.

Oggi celebriamo il lavoro, ma noi non possiamo più celebrare la qualità del nostro. Al contrario, siamo costretti a denunciare con forza una progressiva deriva: parametri professionali inesistenti e sempre più al ribasso, assenza di tutele da parte di chi dovrebbe vigilare sul settore RcAuto, indifferenze da parte delle Istituzioni, pressioni indebite da parte di mandanti e Società appaltatrici di incarichi peritali.

Una corsa all’incarico che, pur di ottenere lavoro, alimenta una concorrenza distruttiva al ribasso che svilisce l’intera professione.

Sempre più spesso ci troviamo a dover difendere la nostra autonomia professionale contro chi, con logiche di puro profitto, ci chiede di ridurre tempi, costi e qualità, mettendo a rischio i principi di equità e oggettività che sono alla base del nostro operato.

Il periziato è in crisi. Crescono le società che operano come centri di smistamento di incarichi peritali, affidando il lavoro a personale non iscritto al Ruolo dei Periti (violando l’art. 156 del Codice delle Assicurazioni Private), sfruttando i firmatari che invece quell’iscrizione l’hanno ottenuta, i quali sono ridotti spesso a meri prestanome, o che ricorrono a strumenti come crowdsourcing, videoperizie, intelligenza artificiale, senza alcuna garanzia normativa né controllo da parte dell’Autorità. Una pratica che mina le fondamenta dell’attività peritale, apre le porte all’abusivismo e mette a rischio i diritti degli assicurati.

La collaborazione opaca tra alcune compagnie assicurative e soggetti privi di titoli professionali abilitanti è già stata oggetto di denuncia all’IVASS da parte dell’AIPED. Ma a distanza di un anno, nessuna risposta è pervenuta, mentre le criticità si aggravano.

Ancor più preoccupante è l’assenza di un intervento da parte dell’Autorità di vigilanza (IVASS), a cui spetta garantire il rispetto della legalità nel mercato assicurativo. Abbiamo chiesto chiarezza sul D. Lgs. 209/2005, per capire se soggetti che svolgono funzioni simili a quelle del perito, ma fuori dal perimetro normativo, siano o meno sottoposti a vigilanza. Il silenzio istituzionale rende più profondo il solco tra professionisti e regole.

A tutto questo si aggiunge una costante svalutazione del nostro ruolo anche in sede di contenzioso, dove il perito, in qualità di consulente tecnico di parte, viene spesso ignorato o escluso nel proprio apporto tecnico. È un’altra negazione del valore del nostro lavoro, della nostra preparazione, del nostro ruolo.

Serve un intervento deciso delle Istituzioni: servono regole sui parametri professionali, una normativa che tuteli realmente il lavoro e il ruolo dei Periti, un controllo effettivo contro l’abusivismo e le esternalizzazioni illegittime. È tempo di dire basta all’erosione sistematica della nostra dignità professionale.

Nel giorno della Festa dei Lavoratori, lancio un appello a tutti i colleghi, agli organismi istituzionali, al mondo assicurativo e agli automobilisti: è il momento di ribellarsi, di pretendere rispetto, di riaffermare il valore del nostro lavoro.

Non siamo numeri. Siamo professionisti. Buon 1° Maggio!

Il Presidente AIPED

Luigi Mercurio

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